Ancora sulla la tecnocre@tività

05/06/2010

L’importanza di un nuovo concetto riguardo la creatività: si parla di tecnocre@tività in un convegno con la presenza di Piero Angela


Funamboli tra poesia e mercato e tecnocreatività

14/05/2010


Ha ancora senso riunirsi a parlare di innovazione e creatività? Sì, e il 12 maggio a Fieramilanocity c’erano Lorenzo Marini, Aldo Cernuto, Giuseppe Mascitelli, Massimo Soriani Bellavista, Massimo Giordani, Fabrizio Bellavista.
Fabrizio Bellavista, partner dell’Istituto Psycho Research ed esperto di new media, co-promotore di numerosi format di successo (Innovative Day, Round Minds, Aperitivo 2.0, Conversazioni Interattive e altri), è stato il moderatore del convegno e l’ha introdotto, salutando il pubblico presente, affermando che “la creatività è l’unica risposta che proviene dal basso ed aiuta a risolvere i problemi. La creatività italiana si posiziona in basso nelle classifiche dei brevetti, ma è forte nel tessuto della PMI e nell’artigianalità; è spesso più applicata che brevettata. Aldo Cernuto, fondatore Cernuto Pizzigoni & Partner, in “Pubblicità geniale, dove sei?” ha proposto alcuni ‘pensieri spettinati’ adatti alla confusione del momento attuale: “il paradosso del 2.0 è l’overflow, ovvero l’eccesso di comunicazione e informazione che legittima l’ignoranza. Il device fondamentale è il cervello dal quale passano tutte le informazioni; un profondo gap generazionale è in atto; nel prossimo futuro saranno protagonisti i new brains che adottano un nuovo e diverso modo di ragionare”. Massimo Soriani Bellavista, AD Creattività srl, è intervenuto con“Il pensiero laterale per il Marketing”. Ha illustrato il Lateral Marketing di Philip Kottler e la Surpetition di Edward De Bono: “De Bono ritiene che si debba accantonare la competizione a favore della surpetizione, in cui ognuno fa gara a sé. Nel pensiero laterale lo studioso afferma che non si può essere creativi senza riconoscere il valore delle idee: oggi domina non tanto la crisi ma soprattutto la paura che impedisce di valorizzarle. Il processo del Lateral Marketing presuppone il focus, la generazione delle idee (per cui la quantità genera la qualità), la raccolta, la valutazione e alla fine l’implementazione delle idee. Spesso queste ultime vengono generate per impollinazione, dal successo che hanno avuto in un altro settore. La creatività si diffonde in modalità virale”. Massimo Giordani, Ceo Time & Mind, presidente Popai Digital, membro CdA Torino Wireless, nell’intervento “Sistemi complessi e networked creatività”, constatando che siamo affetti dalla ‘sindrome di iperinformazione’ e dal caos che modifica le abitudini, suggerisce l’utilizzo dell’ecosistema digitale che “migliora l’efficacia della comunicazione e del marketing, grazie anche al comportamento degli utenti. Consiste nell’interazione multicanale che entra nella rete ramificandosi nelle piazze digitali dove le persone si incontrano, ovvero i social networks. Oggi è importante assimilare le buone idee degli utenti, incanalare la comunicazione online e presidiare la long tail. L’ecosistema digitale è quasi uno stile di vita che risponde alle esigenze delle persone adeguandosi ai mutamenti comportamentali e, siccome la tecnologia non è democratica, si sta allargando il digital divide che è divenuto una questione culturale separando chi coglie le opportunità del mondo digitale e chi no”. Lorenzo Marini, presidente Lorenzo Marini & Associati, ha sostenuto in “Il tulipano è un fiore: come la mente, ha il suo momento migliore quando si apre” che cambiano i mezzi ma non i contenuti: “i concetti sono sempre gli stessi; ciò che porta la tecnologia è solo l’abbordabilità dei mezzi. Viviamo in un’era schizofrenica non comunicante connotata dal ‘più nuovo’ – ‘più vecchio’, ‘più piccolo’ – ‘più grande’ ma alla fine (e anche all’inizio), c’è l’idea. I pensieri sono spesso già pensati, si può essere creativi senza essere innovativi anche se ognuno possiede le potenzialità per essere unico. Si sceglie una marca per il coinvolgimento emotivo e il web aiuta a raccontare storie. Negli anni Ottanta e Novanta negli Stati Uniti era importante la big idea; oggi è l’idea adattabile che vince, quella spalmabile su tutti i media”. Giuseppe Mascitelli, AD Mediolanum Comunicazione, ha portato nell’intervento “Il cigno nero e l’imprevedibile: la comunicazione che sorprende” la sua idea di tecnocreatività, cioè la tecnologia con un approccio umanistico e concettuale: “l’innovazione consiste nell’andare incontro ai desideri della gente prima che se ne renda conto. Internet è un ottimo esempio di tecnocreatività perché ha interrotto la distinzione tra creatività e tecnologia. L’autore del libro ‘Il cigno nero’ Taleb Nassim N. è un esempio eccellente di tecnocreatività: laureato in filosofia ha fatto l’analista di borsa per poi indirizzarsi alla scrittura. Il titolo del suo libro fa riferimento a quei fenomeni imprevisti che sconvolgono la vita, come i cigni neri che gli Europei videro per la prima volta approdando in Australia. La comunicazione, per poter essere definita tale, deve possedere la capacità di sorprendere che le permette di rimanere impressa nella mente dell’utente”.


L’inchiesta di SS&C in chiusura dell¹European Year of Creativity and Innovation 2009.

21/12/2009

Procede l’inchiesta “Creatività in tempo tempo di crisi” in collaborazione con il portale Creativitaly.
Matilde Biondi, Editoriale Domus: “A mio parere, la creatività e l’innovazione vanno inserite nella sfera delle capacità di attuare un cambiamento”.
Moreno Poli, partner NGWay: “In un periodo di crisi, mi pare scontato affermarlo, ma pare che l’unica creativita ritenuta utile è quella che porta in breve tempo ad un ritorno degli investimenti”.
Gerlando Marco Grech, Responsabile Marketing e Product Promotion, Bonomi Pattini: “La creatività è la capacità di sviluppare materiali, concetti o idee nuove che attingono al mondo del conosciuto ma se ne distaccano creando qualcosa che ‘si sentiva nell’aria’ ma non aveva ancora forma”.
Luisa Sternfeld, Pavia: “In un periodo di recessione è necessaria la medesima creatività/innovazione che sussiste in un periodo di non crisi”.
Celso Ceriotti, Business Development & Organization Director, Car Clinic: “Nei periodi di recessioni la creatività significa “rinascita”, ovvero costruire il nuovo mantenendo la core knwoledge”.
Laura De Laurentiis, Giornalista: “La creatività è individuare angolazioni di realtà molto prima degli altri”.
Iljic Cesca, Land of Emotion: “In un mondo in cui sembra che a tutto sia già stata trovata una risposta, creatività vuol dire invece che non ci sono limiti all’evoluzione umana”.
Gian Franco Colomba, Azienda Ugo Basile: “La miglior creatività per risolvere i problemi in tempi di crisi è data dalla velocità di apprendimento, conoscenza ed utilizzo delle nuove tecnologie”.


SS&C e l’inchiesta sul “La creatività in tempo di crisi”: vince chi osa

15/12/2009

Il connubio tra creatività ed innovazione, considerato un optional fino a pochi anni fa, è stato invece riconosciuto tra gli elementi essenziali per raggiungere l’eccellenza e per rimanere al passo con i vorticosi aggiornamenti dei nostri tempi.
È dunque necessario parlare di creatività e proporre percorsi innovativi sui quali far viaggiare la ripresa. In occasione dell’evento ‘IDEE CONTRO CRISI’ proposto dall’agenzia SS&C – Comunicazione e Marketing, è stata lanciata l’inchiesta “La creatività in tempo di crisi”.

Creatività e innovazione è la ricetta anti crisi.

Ecco una selezione delle prime risposte all’inchiesta lanciata dal portale ‘Creativitaly’ e da SS&C in occasione dell’European Year of Creativity and Innovation 2009.

Davide Piolini, Allianz – Ras: “Oggi le leve per comunicare non sono più le tre classiche, televisione, stampa, affissioni, ma sono cinque. La creatività oggi deve essere soprattutto veicolabile e declinabile dai media perché altrimenti rimane fine a sé stessa”.
Marco Camisani Calzolari, Ceo Speakage: “La creatività vince sempre. C’è bisogno di una creatività dirompente che vada oltre gli schemi. Questa crisi costante sta facendo fuori tutto quel vecchio mondo che non è più pronto per affrontare le sfide del futuro”.
Nico Trotta, Kärcher: “Ritengo che in un periodo di crisi le opportunità possano essere molteplici. Un’azienda deve essere molto intelligente e costruire una creatività a 360° che vada a comprendere non solo l’azienda ma anche la rete vendita”.
Laura Galli, Luisoni Consulenze: “In un periodo di crisi più o meno globale come questo non bisogna perdere il contatto con il mercato, bisogna anzi aggredirlo con quanti più strumenti possibili.
Claudio Breno, Unicom: “In un periodo di crisi, la creatività deve vivere in ogni settore della comunicazione, in particolare in questo momento, dove è forte la necessità di trovare o nuovi mezzi o un nuovo modo di utilizzare sia i mezzi nuovi sia quelli tradizionali.
Luca Carretta, API Giovani Imprenditori: “La mia idea di creatività in un momento di crisi è legata soprattutto ad un continuo mettersi in gioco e di riuscire a vedere il bicchiere mezzo pieno”.
Massimo Giordani, Time&Mind: “La creatività può essere uno dei modi più efficaci per governare il caos generato dalla crisi. Quindi creatività nel senso di capacità di adattarsi, osservare il mutare dello scenario e riuscire a trovare le soluzioni giuste per governarlo dinamicamente”.
Umberto Rega, API Servizi Varese: “In un periodo di crisi la creatività che serve maggiormente è quella della condivisione. Condividere idee, non aver paura di mettersi in gioco, condividere senza aver paura di perdere qualcosa ma per far crescere qualcosa”.
Alberto Rovati, Geberit Italia: “In tempi di crisi bisogna trovare i mezzi adatti a sfruttare e a colpire spendendo il meno possibile, il che vuol dire soprattutto differenziarsi dagli altri, sperimentare i nuovi canali legati ai new media, senza trascurare l’integrazione di tutta la comunicazione”.


Creatività e comunicazione commerciale

15/10/2009

Il rapporto tra creatività e comunicazione commerciale. Delicato. Perché, si sa, la pubblicità spesso si autodefinisce come la meno nobile tra le arti. Ma al contempo sa che, osando, potrebbe pure reclamare il proprio posto al sole. Leggete cosa ne pensano i creativi che hanno risposto al nostro appello.
Approfondisci su youmark


‘Conversazioni Interattive’ per parlare di creatività

17/09/2009

INVITO_CONVERSAZIONILa sede di Palazzo Affari ai Giureconsulti in Piazza Mercanti 2, ospiterà Mercoledì 28 ottobre 2009 alle ore 14.00 le ‘Conversazioni Interattive’, un meeting in cui si discuterà di creatività e l’innovazione. L’Anno Europeo della Creatività e dell’innovazione indetto dall’UE è l’occasione adatta per approfondire i due concetti in maniera trasversale; difatti sono previsiti tre ambiti di intervento: Innovazione e Creatività in azienda, nella scuola/università e nel marketing/comunicazione. L’evento è organizzato in collaborazione con Innovhub l’Azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per l’innovazione. La partecipazione all’incontro è aperta a tutti ed è gratuita ma è necessario iscriversi: 02/8515.5232.


Creativi per gioco

09/07/2009

CreativipergiocoPiù che un blog, un ricovero per (de)menti creative frustrate dal logorio delle agenzie moderne. Quindi la Battaglia Banale e l’Allegro Creativo. Ecco ‘scripta manent’, l’intervista ai due fondatori (Davide Agostoni + Sarah Massa) del blog ‘creativi per gioco’:
C’era proprio bisogno di una nuova “iniziativa promozionale” giocattoli?
D. A. Assolutamente sì, c’era la necessità di riscoprire l’aspetto ludico della creatività. “Creativi per gioco” è un po’ la risposta a tutti colori che pensano che la creatività sia un “optional” del complesso meccanismo del marketing e della comunicazione.
S. M. C’è bisogno di ricordare alle persone – in questo caso a chi, come noi, si occupa di creatività e comunicazione – che non bisogna mai smettere di giocare… Perché altrimenti ci saranno sempre meno giovani creativi entusiasti a lavorare in questo settore (che ha provato a volare alto e ha cercato di essere innovazione e a volte persino arte) e, se ciò accadrà, sarà come togliere le luminarie dopo Natale.
INFO: http://creativipergioco.wordpress.com


L’idea forte

03/07/2009

idea_1Questo è un momento difficile nel mondo della comunicazione: come risolverlo? Ecco un paio di idee.
“C’è da battere l’insidia più pericolosa: l’incertezza dominante” ha dichiarato Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente Upa, in conclusione del summit di Roma.
“La mia raccomandazione” dichiara invece David Lubars, chairman and chief creative officer di BBDO Nord America, “è di non farsi distrarre dalle difficoltà dei tempi che stiamo affrontando, ma di concentrarsi come prima cosa sull’idea, cioè non pensare al mezzo di diffusione, ma solo all’essenza del messaggio che deve più che mai essere forte, originale e accattivante”.


“Creatives are Bad!” e l’anno Europeo della Creatività

09/06/2009

creative1-299x300On line il bando di partecipazione all’edizione 2009/2010 di “Creatives are Bad!”, la mostra sulla comunicazione rifiutata organizzata dall’agenzia cavese MTN Company. L’evento itinerante, a programmazione annuale, è aperto alla partecipazione di agenzie di ogni Paese d’Europa e rientra nell’Anno Europeo della Creatività e dell’Innovazione. Il bando di partecipazione è reperibile sul sito dedicato www.creativesarebad.com