Procede l’inchiesta “Creatività in tempo tempo di crisi” in collaborazione con il portale Creativitaly.
Matilde Biondi, Editoriale Domus: “A mio parere, la creatività e l’innovazione vanno inserite nella sfera delle capacità di attuare un cambiamento”.
Moreno Poli, partner NGWay: “In un periodo di crisi, mi pare scontato affermarlo, ma pare che l’unica creativita ritenuta utile è quella che porta in breve tempo ad un ritorno degli investimenti”.
Gerlando Marco Grech, Responsabile Marketing e Product Promotion, Bonomi Pattini: “La creatività è la capacità di sviluppare materiali, concetti o idee nuove che attingono al mondo del conosciuto ma se ne distaccano creando qualcosa che ‘si sentiva nell’aria’ ma non aveva ancora forma”.
Luisa Sternfeld, Pavia: “In un periodo di recessione è necessaria la medesima creatività/innovazione che sussiste in un periodo di non crisi”.
Celso Ceriotti, Business Development & Organization Director, Car Clinic: “Nei periodi di recessioni la creatività significa “rinascita”, ovvero costruire il nuovo mantenendo la core knwoledge”.
Laura De Laurentiis, Giornalista: “La creatività è individuare angolazioni di realtà molto prima degli altri”.
Iljic Cesca, Land of Emotion: “In un mondo in cui sembra che a tutto sia già stata trovata una risposta, creatività vuol dire invece che non ci sono limiti all’evoluzione umana”.
Gian Franco Colomba, Azienda Ugo Basile: “La miglior creatività per risolvere i problemi in tempi di crisi è data dalla velocità di apprendimento, conoscenza ed utilizzo delle nuove tecnologie”.
Posso sottoporti un articolo che immagino possa incontrare il tuo interesse…
Non credo che la creatività debba cambiare. Quello che deve cambiare è la strategia. Investimenti più bassi, si, molto mirati, e risultati migliori.
Come? Un grosso studio dei mezzi e dei canali, e soprattutto, una comunicazione forte, che lasci i suo ricordo nel pubblico.
Alex