Una crisi per un ripensamento globale: il “Capitalismo creativo”

Di Fabrizio Bellavista

In una lettera aperta pubblicata dalla Gates Foundation agli inizi dell’anno, Bill Gates aveva parlato di “Capitalismo creativo” esprimendo la necessità di una riforma profonda del capitalismo globalizzato, in modo che i benefici ricevuti dai due terzi della popolazione mondiale vengano estesi anche all’ultimo terzo. Ecco e non certo per merito solo di Bill Gates, che ci si presenta l’occasione di innestare il processo creativo a 360°: in questo caso si parla di politica e vision. E’ certo che un ambiente (lo stato) plasmato su un nuovo paradigma di maggior condivisione democratica grazie anche ai nuovi strumenti 2.0 non può che essere da stimolo ad un atteggiamento generale più aperto all’innovazione e alla creatività applicati trasversalmente a tutti i settori.

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