La creatività? Quotidiana e territoriale

CityProjectMarchingenioIvan De Lettera, direttore CityProject (il primo free magazine di architettura in Italia) e CityLab (laboratorio di comunicazione per l’architettura): “La creatività in tempo di crisi dovrebbe soffermarsi maggiormente sul come e non sul cosa: al di là delle innovazioni straordinarie che possono cambiare il mondo, esiste un’innovazione più slow, forse più contemporanea, che è quella delle piccole cose, del quotidiano. È più importante il come si fa una cosa, come si usa un oggetto, come si pensa e ci si interfaccia con il mondo che ci circonda, piuttosto che la novità e la genialità che trasformano il mondo. Ci sono genialità, infatti, che riguardano pochissime persone, mentre ne esistono altre che riescono ogni giorno a contribuire al miglioramento della nostra vita quotidiana. Questa è l’invenzione di una formula che si riferisce al sistema, non tanto all’oggetto in sé, quanto al modo in cui ci rapportiamo con questo oggetto”.
Massimiliano Mandarini, architetto e designer, titolare di Marchingenio, laboratorio di architettura e servizi per il territorio: “La creatività in tempo di crisi è un motore di idee per il futuro e soprattutto per un equilibrio fra il concetto di economia, di comunità e di cittadinanza. Rappresenta un motore importante per il business, ma anche per riequilibrare le politiche di governo dei territori. La creatività è un concetto che nasce molto dal territorio, dalle esperienze del passato, ma si rivolge al futuro per dare un senso di contemporaneità alla vita di tutti i giorni; deve essere al servizio di tutti e il più possibile a basso costo. Allo stesso modo del concetto di sostenibilità, la creatività dovrebbe essere misurabile e adattabile ai diversi territori, luoghi e persone”.

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